La Green Economy per una nuova e migliore occupazione
di Carlo Carraro
La Green Economy nel contesto dello sviluppo sostenibile e dell’eliminazione della povertà è stato uno dei due temi chiave alla Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile tenutasi a Rio de Janeiro nel 2012 (Rio + 20). Sappiamo che lo sviluppo sostenibile, uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie, deve necessariamente coniugare le tre sfere costitutive del concetto di sostenibilità: la sfera sociale, la sfera ambientale e quella economica.
Ma cos’è esattamente la Green Economy? Quali vantaggi potrebbe apportare in Italia? E come si persegue?
La formula ‘Green Economy – Economia Verde’ è stata utilizzata per la prima volta nella pubblicazione Blueprint for a Green Economy (Pearce et al., 1989). Pur non esistendo ancora una definizione concordata a livello internazionale per questo concetto in continua evoluzione, quella oggi più utilizzata è dell’UNEP (2011): [Un’] economia verde [è] quella che si traduce in un maggior benessere ed equità sociale, riducendo in modo significativo i rischi ambientali e le scarsità di risorse ecologiche. E’ a bassa intensità di carbonio, efficiente nelle risorse e socialmente inclusiva.”
La Green Economy è un fenomeno multidimensionale e trasversale, che comprende diversi settori e diversi aspetti sociali oltre che economici. In Italia, quasi 341.000 persone (l’1,5% della forza lavoro totale) svolgono un green job (dati aggiornati al 2012, F. Pontoni, N. Cusumano). I green job sono posti di lavoro nel settore agricolo, produzione, ricerca e sviluppo (R&D), attività amministrative e di servizio che contribuiscono in modo sostanziale a preservare o ripristinare la qualità dell’ambiente. In particolare, ma non esclusivamente, questo include lavori che aiutano a proteggere gli ecosistemi e la biodiversità, ridurre il consumo di energia, materiali, acqua attraverso l’adozione di strategie di produzione ad alta efficienza, de-carbonizzare l’economia, e ridurre al minimo o del tutto forme di spreco e inquinamento[1].
Oltre ai green job in senso stretto, la Green Economy impiega indirettamente o in maniera indotta quasi 1.224.000 persone (circa il 5% della forza lavoro totale) e pesa per il5,3% del PIL. Ogni milione di euro generato dalla Green Economy italiana produce un effetto indiretto e indotto di quasi 2,7 milioni sulla nostra economia.
Cosa aspettarci dal futuro?
Il rapporto “Green Economy per una nuova e migliore occupazione”, di F. Pontoni, N. Cusumano (2013) risponde a questa domanda stimando gli impatti occupazionali al 2020 secondo due scenari possibili di realizzazione della Green Economy nel nostro Paese.
Il primo è lo scenario BASE, che ipotizza il raggiungimento da parte dell’Italia degli obiettivi europei contenuti nella strategia “Europa 2020” sull’efficienza energetica, lo sviluppo delle energie rinnovabili e la raccolta differenziata. In questo scenario, lo studio prevede l’attivazione di investimenti per 227 miliardi di euro da oggi alla fine del 2020 (28,3 miliardi di euro in media all’anno). Tali investimenti impatterebbero sull’occupazione aumentando del 48% i green job rispetto al 2012 (fig. 1), vedrebbero aumentare i posti di lavoro generati dalla Green Economy fino a rappresentare il 5,8% della forza lavoro totale e contribuirebbero nella misura del 14% alla crescita del PIL (fig. 2).
Figura 1 – Andamento green job nello scenario Base
Figura 2 – Green Economy e crescita nello scenario Base (in milioni di euro)
Il secondo scenario viene chiamato GO GREEN e ipotizza obiettivi più ambiziosi e volti a rendere l’Italia un leader europeo della Green Economy. Secondo questo scenario, gli investimenti sarebbero di 272 miliardi di euro (34 miliardi di euro in media all’anno). I posti di lavoro derivanti dalla Green Economy crescerebbero del 48% rispetto al 2012: il contributo della forza lavoro generato dall’economia verde sarebbe del 7,5%. I green job propriamente detti quasi raddoppierebbero (fig.3) e il contributo alla crescita del PIL sarebbe di oltre il 40% (fig. 4).
Figura 3 – Andamento green job nello scenario go green
Figura 4 – Green Economy e crescita nello scenario GO GREEN (in milioni di euro)
Il settore dell’efficienza energetica risulta essere quello più promettente in entrambi gli scenari.
Perché questo enorme potenziale, capace di risollevare l’Italia dalla situazione di profonda crisi attuale, possa realizzarsi, è indispensabile mettere in atto delle azioni che necessitano di una volontà politica per essere intraprese, come garantire credito alle imprese, trovare meccanismi di finanziamento per favorire l’innovazione, investire nella formazione, migliorare il confronto tra la pubblica amministrazione e le imprese, e sviluppare sistemi che diano visibilità ai prodotti e ai servizi green in modo da incrementare la domanda per tali prodotti e servizi.
Maggiori informazioni
- UNEP, ‘ Towards a Green Economy: Pathways to Sustainable Development and Poverty Eradication’: http://www.unep.org/greeneconomy, 2011
- Blueprint for a Green Economy: A Report, David William Pearce, 1989
- F. Pontoni, N. Cusumano, Green Economy per una nuova e migliore occupazione, febbraio 2013