IPCC – Climate Change Synthesis Report 2014
Da domenica 2 Novembre è consultabile il “Synthesis Report 2014” (SYR) redatto dal secondo e dal terzo gruppo di lavoro (WGII e WGIII) dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che hanno affrontato rispettivamente gli aspetti di impatto, adattamento e vulnerabilità rispetto ai cambiamenti climatici e le misure per la loro mitigazione. Il rapporto, presentato a Cophenaghen, è stato approvato con un consenso globale da parte delle delegazioni di scienziati e governi che hanno preso parte ai lavori.
I dati confermano che il riscaldamento globale è inequivocabile e che l’influenza dell’attività umana (soprattutto in relazione alla combustione di carburanti fossili) poggia su evidenze scientifiche.
A partire dagli anni ’50, infatti, in coincidenza con la massima diffusione dell’industrializzazione nel mondo, i cambiamenti registrati hanno raggiunto valori senza precedenti
Per arginare i cambiamenti climatici è necessaria una sostanziale riduzione delle emissioni di gas serra, che insieme all’adattamento costituiscono le azioni principali in questa direzione.
Se non si ridurranno le emissioni, ci saranno ulteriori cambiamenti al sistema climatico che aumenteranno la probabilità di gravi, pervasivi e irreversibili rischi per le persone e gli ecosistemi .
I più esposti a tali rischi sono le popolazioni dei paesi meno sviluppati, che non hanno i mezzi tecnologici ed economici né una stabilità politica tale da fronteggiarli. La sfida è quella di adattarsi al cambiamento, adattamento che deve andare di pari passo con lo sviluppo di una società sostenibile e di una low-carbon economy. Naturalmente sono necessari strumenti di mitigazione in tal senso, e diversi modelli utili sono stati identificati in maniera puntuale nel Report.
Il SYR 2014 costituisce l’atto conclusivo del “Fifth Assessment Report” (AR5) dell’IPCC, il completamento di un lavoro iniziato nel 2009 che ha portato alla realizzazione di tre volumi, uno pubblicato nel 2013 (“The Physical Science Basis”), gli altri due nel 2014 (“Impact, Adaptation and Vulnerability” e “Mitigation of Climate Change”). Per la realizzazione di questi documenti, in questi ultimi 13 mesi si sono mobilitati più di 800 scienziati provenienti da tutti i Paesi membri.