Mission
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Il Centro per un Futuro Sostenibile è nato per iniziativa di Francesco Rutelli nel 1989 con l’obiettivo di portare i temi legati ai cambiamenti climatici, all’ambiente, allo sviluppo sostenibile e alla crescita verde al centro dell’agenda politica ed economica e dell’impegno internazionale del nostro Paese.
Trasformato in Fondazione all’inizio del 2009, con l’obiettivo di assicurare il massimo di trasparenza ed efficacia a seguito dell’importante contribuzione ricevuta da “La Margherita-DL”, si è avvalso di un autorevole Comitato Scientifico con la partecipazione, tra gli altri, di alcuni referenti per l’Italia dell’IPCC (Intergovernmental Panel on ClimateChange), la commissione dell’ONU vincitrice del Premio Nobel 2007; e di un Comitato Politico-Parlamentare, composto da significativi rappresentanti dei diversi schieramenti politici. Ha promosso una serie di partnership, tra l’altro, con i think tank internazionali del Global Climate Network, con TERI (The Energy and Resources Institute, India) e con il Center fo American Progress.
L’atto di trasformazione da Fondazione in Associazione di promozione sociale è stato deliberato dall’Assemblea l’8 marzo 2021, e registrato dalla Prefettura di Roma il 2 aprile 2021 .
Il Centro intende svolgere un’attività qualificata dal punto di vista scientifico e della divulgazione, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su problemi e soluzioni fondamentali per il futuro della comunità internazionale.
Promuove il dialogo tra il mondo della scienza e quello della politica, per elaborare strategie d’azione efficaci; guarda al mondo delle imprese, fondamentali per favorire un cambiamento di prospettiva che permetta di considerare i temi ambientali come una via maestra per il superamento della crisi economica, per la creazione di nuove imprese e di lavoro.
L’Associazionedi promozione sociale è promossa da Francesco Rutelli (Presidente del CDA), Aldimira Minozzi e Elena Sciliberto (membri del CDA), Lucia Leoni, Stefano Andrea Gazziano, Paola Cannavò, Lucilla Bollati.
Nel corso della sua attività il CFS si è avvalso di un Comitato Politico-Parlamentare composto da Emma Bonino, Franco Bruno, Pierferdinando Casini, Stefano de Lillo, Giuseppe Leoni, Maurizio Lupi, Marianna Madia, Flavia Nardelli, Ermete Realacci. Personalità che hanno inteso puntare sulle opportunità della crescita economica e sociale anche attraverso le politiche ambientali; non sposando le teorie della “decrescita”; accogliendo il consenso scientifico largamente prevalente sui mutamenti climatici, senza condividere le teorie “eco-scettiche”.
I membri del Comitato, coerenti con le posizioni dei loro partiti e schieramenti politici, hanno affrontato con spirito critico e con valutazioni di merito, e non “ideologiche”, tutte le opzioni energetiche, ricercando convergenze innovative sui grandi temi dell’iniziativa ambientale. Tra i temi di interesse: la tutela del paesaggio e la bellezza del territorio; gli interventi per la sostenibilità dell’edilizia e le rigenerazioni urbane; l’efficienza energetica e le connesse innovazioni tecnologiche; le politiche “Green” in ambito europeo.
L’impegno principale del Centro per un Futuro Sostenibile riguarda l’ambiente globale.
Nel corso della sua attività il CFS si è anche avvalso di un Comitato Scientifico, formato da Luca Bader, Carlo Carraro, Sergio Castellari, Giovanni Castellani, Mario Cucinella, Marzio Galeotti, Filippo Giorgi, Alessandro Lanza, Antonio Navarra, Luigi Paganetto, Pasquale Pistorio, Clara Poletti, Mauro Politi, Cesare Pozzi, Aldo Ravazzi, Riccardo Valentini.
Oggi il CFS viene rilanciato come Associazione di Promozione Sociale, per contribuire al più largo consenso politico su basi scientificamente serie per le seguenti finalità:
- La convergenza tra leader politici e legislatori sulle strategie nazionali e sulle intese internazionali per contrastare i cambiamenti climatici generati dall’uomo;
- Un dialogo corretto ed efficace con i mondi scientifici che stanno definendo l’effettivo impatto delle emissioni che alterano il clima della terra.;
- Un’informazione qualificata e costante dell’opinione pubblica e specialmente il coinvolgimento delle giovani generazioni;
- Un impegno comune con i mondi imprenditoriali, per orientare come opportunità competitive le innovazioni tecnologiche e produttive capaci di ridurre le emissioni dannose per il clima, di favorire l’adattamento ai mutamenti climatici, promuovere l’occupazione legata alle trasformazioni “verdi”;
- Iniziative per associare le scelte per la riduzione delle emissioni e l’adattamento delle conseguenze dei cambiamenti climatici con le scelte concrete che le persone, le imprese, le famiglie possono adottare nella loro esperienza quotidiana;
- L’indicazione di traguardi coerenti con gli impegni dell’Unione Europea e con gli accordi internazionali, a partire dall’Accordo di Parigi del 2015 e le successive intese globali;
- L’Associazione intende perseguire le proprie finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale svolgendo, in via esclusiva o quanto meno principale, una o più delle attività di interesse generale di cui alle lettere d), e), f), n), i), u), e w)dell’articolo 5 del Codice del terzo settore, ovvero:
- Educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n.53, e successive modificazioni, nonché attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
- Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali;
- Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42, e successive modificazioni;
- Ricerca scientifica di particolare interesse sociale;
- Organizzazione e gestione di attività culturali di interesse sociale, tra cui ad esempio convegni e seminari di approfondimento allo scopo di contribuire al dibattito culturale italiano ed internazionale negli ambiti di interesse, nonché attività, anche editoriali, di promozione e diffusione delle attività di interesse generale di cui al presente comma, tra cui ad esempio la pubblicazione di studi e ricerche o di materiale a carattere didattico o formativo;
- Erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno delle attività di interesse generale di cui al presente comma, anche mediante conferimento di premi e borse di studio per la ricerca teorica e pratica nell’ambito delle scienze ambientali;
- Promozione e tutela dei diritti degli utenti delle attività di interesse generale qui indicate.