Bologna regina delle smart city, Milano insegue con 80 progetti
Anche quest’anno Bologna è la città italiana più avanti nel percorso per diventare “intelligente”. A dirlo è lo Smart City Index elaborato dall’Osservatorio Between. La classifica misura il livello di innovazione tecnologica (dalla banda larga ai servizi digitali) di 116 città italiane. E proprio a Bologna si terrà Smart City Exibition dove verranno divulgate le prime esperienze italiane e alcune case histories internazionali, nell’intento di identificare modelli che siano replicabili. Sul podio seguno Torino e Milano. Il capoluogo lombardo è però agguerrito (che però ha messo in pista 80 nuovi progetti innovativi). Quest’anno la terza edizione di Smart City exibition si tiene nell’ambito della 50esima edizione di Saie (dal 22 al 24 ottobre) di Bologna e assume così un particolare significato, proprio per sottolineare l’anniversario della fiera: «Proprio nel 1964 – afferma Maurizio Vitali che per il Saie organizza i forum – è stato costruito il primo tratto dell’autostrada del Sole, tra Milano e Napoli. Abbiamo alle spalle 50 anni in cui lo sviluppo è stato trainato delle grandi infrastrutture materiali, fino all’alta velocità. Ma nei prossimi 50 anni quali saranno i vettori principali di crescita per le nostre città?».
«La vera sfida – afferma Carlo Mochi Sismondi, ideatore dell’appuntamento dedicato all’innovazione urbano che anche quest’anno verrà ospitato all’interno del Saie – è trasformare i singoli progetti che sono stati avviati sul territorio in politiche organiche, in un modello di governance per tutte le città».
A questo sta lavorando, ad esempio, il comitato tecnico interno all’Agenzia digitale in collaborazione con l’Osservatorio dell’Anci: «Finora abbiamo mappato – afferma Antonella Galdi, vice segretario generale dell’Anci – sull’intero territorio nazionale 368 progetti che cubano fino a 4 miliardi di euro di risorse investite».
Molti di questi progetti saranno protagonisti in fiera, dove verranno raccontate le esperienze di Bologna, Torino, Lecce e di molte altre città. A Bologna sarà presente anche la città di Seoul che parlerà di come sia riuscita ad affermare il paradigma della sharing economy (economia collaborativa) e quali siano i vantaggi.
Il caso di Milano
Parte dalla riqualificazione energetica dell’edificio scolastico di via Feltrinelli 11 il percorso di Milano per diventare una smart city. Ridurre i consumi di energia primaria globali dell’edificio di almeno il 70% è l’obiettivo del progetto Eu-Gugle: nonostante il richiamo nel nome al noto motore di ricerca, il progetto non ha nulla a che vedere con il gigante del web, se non per il fatto che il recupero della scuola avviato meno di un mese fa rappresenta uno dei percorsi più innovativi avviati dal Comune di Milano per riqualificare in chiave sostenibile gli edifici pubblici (scolastici e residenziali), grazie al sostegno di contributi europei destinati alle smart city. Insieme a Smart spaces, che punta a creare un servizio per la gestione dell’energia sempre negli edifici pubblici, Milano ha scelto di intervenire sul mattone per disegnare la città del futuro.
Sono oltre 80 i progetti “smart” avviati nella città di Milano, di cui una ventina finanziati a livello regionale ed europeo per un valore di oltre 52 milioni di euro. Si va dalla mappatura dei servizi del sottosuolo per creare un catasto elettronico e gestire le risorse del territorio, allo sviluppo di una piattaforma telematica aperta di servizi e componenti per la logistica, fino all’ampliamento della rete di teleriscaldamento di 700 mc grazie all’allacciamento alla rete di A2A.
Nel dettaglio l’ultimo bando del Miur per lo sviluppo delle città intelligenti ha ammesso al finanziamento cinque progetti presentati dal Comune di Milano, per un importo totale di 41,2 milioni (e altri 4 risultano potenzialmente finanziabili); altri 5 progetti sono stati finanziati da Regione Lombardia nell’ambito del programma Por Fesr 2007-2013 per un totale di 10,9 milioni (altri 3 sono risultati finanziabili); tutti gli altri (in tutto 63) sono i progetti mappati dall’amministrazione comunale all’interno di tutte le direzioni centrali, di cui dieci già finanziati con risorse proprie. A questo si aggiungono circa 3 milioni o di contributi stanziati nel 2013 da Camera di Commercio e Comune per le imprese e start up che investono nell’innovazione digitale e la nascita dell’incubatore d’impresa Smart City Lab, in accordo con Invitalia, per riqualificare l’area dismessa di Ripamonti 88 e promuovere lo sviluppo di progetti imprenditoriali incentrati sulle tematiche della mobilità, semplificazione, energia e ambiente, sociale. La nuova struttura, a basso impatto ambientale e architettonico, sorgerà in un’area comunale di 3mila mq e potrà contare su un finanziamento di 5 milioni da parte del Ministero dello Sviluppo economico (oltre a 500mila euro messi a disposizione dal Comune per l’avvio). In città, inoltre, si contano già si contano 600 access point wi-fi, decine di app pubbliche attive e oltre 6mila km di fibra ottica.
Fonte: Il Sole 24 ore