Climate Change and Agroforestry
Il 28 novembre 2016 si è tenuta a Roma, presso il Sheikh Zayed Center (FAO), la Conferenza internazionale “Climate Change & Agroforestry”, promossa dalla Fondazione Centro per un Futuro Sostenibile, dalla Rappresentanza Permanente Italiana e dalla FAO.
L’iniziativa si colloca all’indomani della conclusione della COP22, la Conferenza internazionale sul clima organizzata dalle Nazioni Unite, che ha riunito i rappresentanti di 196 Paesi tra cui 30 capi di Stato per la prima volta dopo l’entrata in vigore dell’Accordo di Parigi, il primo accordo globale sul clima giuridicamente vincolante a livello mondiale.
Appare ormai evidente come i cambiamenti climatici e mondo agricolo siano collegati sempre più strettamente, basti pensare che oltre il 90% dei paesi che nei loro piani nazionali di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione degli effetti, fanno riferimento al ruolo dell’agricoltura.
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Ma quali sono state le conclusioni della COP22, quali sono gli impegni presi dalla FAO sul clima e che ruolo ha il nostro Paese? A queste e ad altre domande hanno provato a rispondere gli interventi della giornata.
Oltre al Viceministro italiano per le Politiche Agricole Andrea Olivero, sono interventuti: Francesco Rutelli, Presidente del Centro per un Futuro Sostenibile; Dinah Grace Akello, Ambasciatore e Rappresentante Permaente Dell’Uganda; Martin Frick, Direttore Climate and Environment FAO; Riccardo Valentini, Strategic Manager del CMCC; Ren Wang, Assistant Director-General, Agriculture and Consumer Protection Department FAO; Fergus Sinclair, Leader of Science Domain, ICRAF; Giuseppe Scarascia-Mugnozza, Professore dell’Università della Tuscia.
Le conclusioni sono state affidate all’Amb. Pierfrancesco Sacco, Rappresentante Permanente italiano presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite e a Maria Helena Semedo, Deputy Director-General, FAO.